
La normativa consente di attingere alla falda idrica sotterranea attraverso la perforazione di pozzi per uso sia domestico, sia extradomestico.
Le possibilità di realizzare un pozzo sono definite dal regolamento Comunale e dalla normativa regionale di settore.
Per la realizzazione di pozzi domestici e non domestici, fino alla prima falda utile, deve essere inoltrata la SCIA di cui all'art.124, comma1, lett.g), negli altri casi la richiesta di permesso di costruire di cui all'art. 119, comma1, lett.a).
Per i pozzi extradomestici il soggetto competente è la regione Umbria; il Comune autorizza l‘esecuzione e l’emungimento per i pozzi domestici in un’ottica di tutela della risorsa idrica.
I pozzi per uso domestico sono quelli la cui acqua è impiegata per:
- consumo umano (igienico e potabile) quando è utilizzata dal proprietario o utilizzatore del terreno su cui sorge il pozzo
- annaffiamento di orti e giardini
- abbeveraggio animali da cortile, bestiame (escludendo l'attività tesa alla commercializzazione del bestiame).
In caso di vincolo paesaggistico, decreto legislativo del 22/01/2004, n. 42, art. 146, è necessario produrre la scheda con la relazione paesaggistica da allegare alla pratica al momento in cui si presenta la SCIA.
Per i pozzi in sanatoria che ricadono in zone sottoposte a vincolo paesaggistico, oltre alla scheda con la relazione paesaggistica, è necessario presentare anche la richiesta di accertamento di conformità ai fini paesaggistici.
Approfondimenti
Cosa è necessario fare prima di perforare un pozzo domestico:
1. presentare una Segnalazione Certificata d’Inizio Lavori (SCIA), se s’intende intercettare la prima falda utile, o negli altri casi una richiesta di permesso a costruire.
L'ufficio competente accerterà se l'acqua estratta sarà utilizzata per usi domestici e impartirà le prescrizioni e norme tecniche necessarie di tipo urbanistico, ambientale, di sicurezza
2. prima di procedere alla perforazione, l'utente dovrà:
nel caso di area sottoposta ai vincoli paesaggistico e ambientali, acquisire dagli Enti competenti il previsto parere o nulla osta e presentare un’autocertificazione sottoscritta da un apposito professionista nei riguardi dell’eventuale vincolo idrogeologico.
Nel caso di rilascio del permesso a costruire, comunicare con tempestività la data d’inizio dei lavori di perforazione
3. terminati i lavori di perforazione, l’utente dovrà trasmettere la relazione tecnica di “fine lavori” nella quale dovranno essere esplicitati:
- stratigrafia definitiva
- coordinate U.T.M. di testa – pozzo ed ubicazione in idonea cartografia
- modalità di completamento pozzo
- prova di pompaggio finalizzata al calcolo dell’estensione del cono di assorbimento, indicando i criteri seguiti, le misure di portata e di livello correlate alla durata del pompaggio
- indicazione del livello statico e di quello dinamico, unitamente alla portata critica e d’esercizio
- caratteristiche dell’impianto di pompaggio
- indicazione dei mezzi e delle modalità di condizionamento
- tipo di contatore volumetrico
- regolarità contributiva dell’impresa e dichiarazioni di conformità impianti.
Andrà infine richiesta l’autorizzazione all’emungimento, come previsto dall’art. 8 del regolamento comunale per la ricerca e l’utilizzo di acque sotterranee nel territorio comunale.